giovedì 31 dicembre 2009

Ricordi e speranze

Finisce il 2009, ed in questi giorni di quiete e di dolce far niente, i pensieri ed i ricordi si affollano nella mente e nel cuore.
Le sere di prove, con i momenti di sereno e le immancabili nubi, le domeniche, le Messe, le assenze e le presenze più o meno giustificate.
Il G8 delle Suore, la meditazione a Verona, ASSISI!!!, la rassegna, "NOTE DI LUCE", il concerto al centro sociale.
Canti nuovi, canti rispolverati, canti momentaneamente messi da parte, canti "Troppo difficili", oppure "Troppo facili".
Mi piace pensare che i ricordi, piacevoli o meno, possano essere il nutrimento per le speranze,
per gli impegni futuri, per ridare slancio a chi fatica, per far perseverare chi non molla mai, per aiutare tutti ad investire i propri talenti, in questa formidabile e meravigliosa esperienza che ci è dato di vivere.

BUON ANNO!!

mercoledì 23 dicembre 2009

Natale del Signore

Con qualche giorno di ritardo, commento il concerto al centro sociale.
Sorvoliamo sugli strafalcioni e la lungaggine del presentatore.
Effettivamente ha ragione chi dice che il programma era troppo lungo, infatti la prima stesura era un' ipotesi, ma poi l' ho trasmessa così com' era e non sono stato capace di togliere alcuni brani durante il concerto.
Perdonate il vostro vecchio maestro.
In ogni caso siamo andati abbastanza bene, anche se il maestro stava sbagliando la chiusura di
"San Matio" e l' ultimo ritornello della "Piccola canta di Natale".
Vi ringrazio sempre per la disponibilità e l' impegno che dimostrate e che metterete senz' altro anche nelle Messe della Vigilia e del giorno di Natale, proprio con lo spirito di mettere al servizio di tutti il grande dono che abbiamo ricevuto.
Buon Natale del Signore a tutti voi ed alle vostre famiglie.

mercoledì 16 dicembre 2009

Non è commentabile quello che Michele ha scritto!
E' un nettare rarissimo e corroborante da centellinare piano piano, un balsamo che cura e rinfresca.
Così come un balsamo è stato per me sentire e vedere "I MIEI CANTORI", gli attori ed i musicisti, portare il proprio contributo di capacità , preparazione, fantasia e Fede, poca o tanta che sia.
Credo che le molte persone che si sono congratulate, l' abbiano fatto col cuore, perchè lo sentivano e credo anche, che noi siamo un pò punto di riferimento per molti, siamo
donatori, forse inconsapevoli, di un dono più grande che abbiamo ricevuto e che non vogliamo nascondere o tenere per noi.
Tutto questo aumenta la nostra responsabilità e ci impegna di più.
Ma fa crescere anche la speranza.

lunedì 14 dicembre 2009

La luce di Maria

Maria così dolce, così mamma. Umana e perfetta allo stesso tempo, tutta proiettata verso il suo figlio, il suo Dio. Lei è proprio come la immaginavo. Ma Giuseppe così incazzato proprio non lo avevo mai visto. Nel mio presepio ha sempre quell'espressione un po' insulsa, come di uno che è lì per caso. Ma oggi era proprio al posto giusto. Giuseppe così umano. Non ha proprio nulla di perfetto. Tutto ciò che può vedere lo ha già lì davanti. L'unica cosa che può fare è urlare rabbia e disperazione per ciò che non comprende.
Mentre canto Maria e suo figlio mi specchio in questo Giuseppe. E nel mio canto c'è speranza ma anche disperazione, lode ma anche supplica, amore fedele ma anche tentazione, durezza ma anche fragilità , gioia ma anche smarrimento.
E vorrei esplodere, come Giuseppe in faccia a Maria, per questo turbine di contraddizioni.
Ma lei è così bella, così luminosa che preferisco guardarla in silenzio.
Guardarle gli occhi neri profondi, rossi di lacrime che scendono senza un perché; mentre le labbra si appoggiano leggere su un flauto e le dita vibrano le corde di un'arpa; quando insegna il Natale sotto un velo grigio e mentre intona il dan di una campana; quando parla di un fidanzato lontano e gli occhi di cielo scintillano senza saperlo; quando mi osserva dai banchi della chiesa ed è lì apposta per me e pure negli affanni dei giorni è lì per il suo uomo, per suo figlio, per un nipote; seduti a un tavolo commentando i canti e accompagnandola all'uscita discutendo di adempimenti fiscali tra le colonne di un chiostro.
Non posso capire, non devo comprendere. Contemplare il mistero e offrirgli le mie contraddizioni.
E' tutto quello che mi rimane.

domenica 29 novembre 2009

A rivederci

Tre volte gli ho stretto la mano. Ricordo quando poche domeniche fa ha cantato "il Signore protegge lo straniero", mi sono commosso. Forse il coro è stato ciò di cui Dio si è servito per proteggerlo. Di sicuro il coro ha avuto molto da questo incontro. All'inizio in un momento in cui il nostro settore era composto solo da me se mancava Marco, è arrivato a sostenere lo sgabello, a rinvigorire le voci, a insegnarci che abbiamo sempre quacosa da imparare. Poi via via punto di riferimento costante e appiglio sicuro. E sono passati anni. Più di quanti ricordassi. Tre volte gli ho stretto la mano e gli ho detto "torna a trovarci quando passi di qua". Mi mancherà.

domenica 15 novembre 2009

Meditazione musicale

Domenica 13 dicembre alle ore 16, nella Chiesa abbaziale di Maguzzano si terrà la meditazione musicale sul mistero del Santo Natale dal titolo NOTE DI LUCE, organizzata dal CORO SANTA MARIA MADDALENA, in collaborazione con Suor Grazia Papola.
Canti eseguiti dal CORO SANTA MARIA MADDALENA.
Ai flauti: Milena Rigato, Francesco Bertagna e Monica Raissoni. All' arpa, Elena Bittasi.

domenica 8 novembre 2009

Spiedo... finalmente!

L'ultimo saluto poi su per via asilo. L'angolo con Vicolo Signori. Che spettacolo queste case. Il portone è mezzo aperto. Sbircio in questa anziana corte bagnata. Deve essere così da sempre. Chissà quanti cantori ha visto salire e scendere per via Annunciata! Silenzio e penombra. Due ragazzini abbracciati si baciano scherzando. Incrociano il mio cammino e si affrettano verso la piazza dell'anitra. Chissà cosa pensano di un uomo incappottato con una cartella nera sotto il braccio. Indugio sulla via per non disturbare il loro momento. Silenzio. Inspiegabilmente solo con il plinplinnare di questa ineffabile pioggerellina di novembre, mi lascio bagnare la testa, gli occhi, le mani, persino la cartella. Ma la giro di schiena così che non si bagnino i canti. Nello specchio della fontana e sul porfido da poco rinnovato il plin plin leggero diventa sinfonia di gocce. In un angolo della piazza vedo un bambino vestito da indiano con il viso bagnato di lacrime in un carnevale di trent'anni prima. E la pioggia fine sa di sale quando mi arriva alle labbra. E intanto penso e ripenso a come sia tecnicamente possibile sbagliare un canto in un punto mai sbagliato alle prove. E scoprirlo un minuto prima di salire sull'altare. E perseverare nell'errore. No. Non siamo stati tecnicamente impeccabili. Ma in fondo è stato bello. Forse meglio di altre volte. Bello come il perdersi alla seconda battuta, continuare a cantare e cercare di capire, provare a ritrovarsi con i gesti e gli sguardi, alla fine riuscirci e tirare un sospiro di sollievo. Bello come il sindaco che ci ha dato dodici anni di meno. Bello come la giovialità del coro di Tignale. Bello come l'improbabile maestro del coro di Castiglione. Bello come lo stare insieme fino a notte cantando a squarciagola melodie di un altro tempo. Bello come questo spiedo che ora ho davanti. Finalmente spiedo, dorato, croccante ma morbido, giustamente salato, profumato di vite ed olivo, abbondante allo sfinimento. Bello come le facce che ho intorno: di chi si sforza di sembrare quello che non è , di chi vuole bene agli amici e ha il suo modo per dirlo. Bello come chi è innamorato e come chi lo vorrebbe essere. Bello come chi piange sotto le armonie di un canto e come chi si commuove per un amico che parte. Bello come chi è appena arrivato e come chi ritorna dopo un po' di riposo. Bello come questi canti alpini che si rimandano da un angolo all'altro della sala. Bello come il maestro che prova a vedere come sarà dirigere un coro di ottantenni. Bello come questa pioggia di Novembre che ancora non mi abbandona e che sulla punta del Pizzocolo è già candida neve.

XV rassegna di canto corale

Archiviamo con soddisfazione la XV rassegna di canto corale, grazie di cuore a chi si è impegnato per organizzarla e grazie a tutti i cantori per l' impegno nel canto. Peccato per gli ammalati, ma possiamo dire di aver cantato anche per loro.
Penso che il pubblico ed i cori partecipanti, abbiano gradito ed apprezzato.
Da giovedì si comincia a preparare la meditazione musicale del 13 dicembre e tutte le altre scadenze.
La raccomandazione è sempre la stessa: "Presenza alle prove"!

domenica 1 novembre 2009

Ricordo di Ettore

Oggi è morto Ettore Fantoni.
Ettore è stato maestro della "Schola cantorum" del Duomo di Desenzano, fino all' inizio degli anni '60, quando, lasciato il sevizio in Duomo, fondò il "Coro azzurro benacense".Un coro maschile, che ebbe il pregio di recuperare molti canti popolari, anche della nostra zona, riscuotendo notevole successo.
Con l' istituzione della Parrocchia di S. Giuseppe lavoratore, Ettore venne chiamato ad occuparsi del canto liturgico nella nuova parrocchia, nacque così, con l'innesto di voci femminili sull' ossatura del Coro azzurro benacense, la "Corale San Giovanni", che Ettore ha diretto fino all' inizio del 2008, quando ha lasciato per motivi di salute.
Anch' io da ragazzo sono stato allievo di Ettore, conservo di lui il ricordo di una persona che badava molto al sodo, forse burbera all' apparenza, ma che curava oltre al canto il modo di stare insieme nel coro.
Quando cominciai la mia esperienza di direttore, si dimostrò molto attento al mio nuovo cammino, dandomi consigli ed anche rimproverandomi, e da questo capivo che gli stava a cuore ciò che avevo intrapreso.
Per noi, che restiamo a vivere l'esperienza del canto corale, il continuare secondo la sua testimonianza, sia riconoscenza, ricordo ed affetto nella sua memoria.

domenica 27 settembre 2009

XV rassegna di canto corale

Sabato 7 novembre, in Duomo, si terrà la quindicesima rassegna di canto corale.
Partecipano:

Il " CORO MONTE CASTELLO"
Di Tignale, diretto dal M° Enrico Spagnoli

La "CORALE DELLA BASILICA DI SAN SEBASTIANO"
di Castiglione dell Stiviere
diretta dal M° Stefano Cerutti

e... il "CORO SANTA MARIA MADDALENA"

Pubbliciziamo adeguatamente questa importante iniziativa

venerdì 11 settembre 2009

Photo Gallery ovvero la caduta del New President

Eccole finalmente. Alcune delle millanta immagini che abbiamo scattato ad Assisi rimarranno esposte in sede per qualche settimana. The New President, Franz il vecchio, Beppe il monello e la silenziosa Marta abbiamo perso qualche ora di sonno, ci siamo fatti qualche grassa risata e abbiamo scelto tra migliaia di immagini quelle che i sembravano più adatte a richiamare i ricordi. Grazie poi all'infaticabile Donata (come pianta lei i chiodi non li pianta nessuno!) abbiamo stesso le foto alle pareti della sede (l'idea delle mollettine è stupenda e chi pensa il contrario dovrà vedersela con me!). Dulcis in fundo ho persino ritoccato la foto di gruppo, quella fatta davanti alla basilica aggiungendo i cantori mancanti, con il maestro in stile porcellana da lapide perchè non ci stava in nessun buco. Bella e perchè no, anche divertente. Tutto a posto. Tutto perfetto. O quasi... Ore 22.00 circa. Una frase mi gela il sangue: <<>>. Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo mi sono dimenticato di mettere il Coghi. Lui. Il Presidente. Il corista perfetto. La pietra miliare. Il compagno di settore di tanti anni. Potevo dimenticare la Betti o la Monica (tanto lei non ci vuole mai stare nelle foto!), un Francesco o l'Altro, ma il Coghi no! Adesso devo correre ai ripari. Trovare un modo. Credo che lo aggiungerò, ristamperò la foto e gli dirò che non aveva visto bene. Che ne dite?

mercoledì 2 settembre 2009

Prove di canto

Ricordo a tutti che le prove di canto sono già riprese.
Appuntamento qundi giovedì alle 20,45.
Ricordatelo a tutti e portate nuovi coristi.
Ciao a tutti.
Gigi

mercoledì 12 agosto 2009

Terra Santa

Dopo alcuni giorni dal rientro, il ricordo del pellegrinaggio in Terra Santa è ancora confuso tra emozione e nostalgia. Un pensiero continua però ad affacciarsi ed allora provo a vestirlo di parole. Camminare in quei luoghi, pensare, pregare e cantare dove la storia della salvezza ha preso forma, dove sono avvenute cose e prodigi a cui diamo voce con il canto. Questo è il pensiero continuo. Perchè cantare Ave Maria sul luogo dell' annunciazione, Apparve Grande Luce nella grotta della natività o Dolce Signore lungo la via dolorosa, è un' esperienza che auguro a tutti di provare.
Gigi

martedì 7 luglio 2009

Scherzi d'estate

… chi da metà Giugno iniziano le feste in spiaggia e sono sempre di Giovedì, chi ha gli esami e speriamo che vadano bene, chi lavora per studiare e chi studia per lavorare, chi durante l'estate si possono approfondire i canti profani (e quando mai?), chi quando provano gli altri settori va a far baldoria al Moniga, chi il primo giovedì di Luglio si va in piscina a fare le prove (prove?), chi il primo giovedì di Luglio è già maggiorenne (anche se non si direbbe :-)), chi si presenta a cantare a San felice superabbronzato, chi si presenta a cantare a San Felice con i tacchi a spillo (wow!), chi non ha ancora notato che al rinfresco a San Felice sulla macchina del caffè c'è sempre scritto “guasta”, chi dopo la messa a San Felice chiede ancora dove si va a mangiare la pizza, chi organizza la pizzata ai Tre Santi, chi non viene a cantare e ci raggiunge ai Tre Santi, chi fa politologia, teologia ed ecclesiologia ai Tre Santi, chi non si vede più fino a tre prove prima della rassegna, chi aspetta la festa di S.M.Maddalena per andare in vacanza, chi in vacanza c'è già andato, chi ci sta in questo momento (ah no è lì per studiare) e torna il 18 (speriamo), chi magari l'ultima settimana di Agosto inizierà a cantare nel coro. Poi arriverà Settembre e saranno finiti questi scherzi d'estate...

domenica 28 giugno 2009

Promemoria

Le prove di giovedì 2 luglio si terranno nella piscina di Paola.
Grazie Paola per l' invito!
Domenica 5 luglio, Santa Messa in Duomo alle 11,30 ed al santuario di San Felice alle ore 18.
Buona settimana a tutti.
Gigi

sabato 20 giugno 2009

Improvviso

L'ombra che viene azzurra le colline... Colline di oggi gialle di grano maturo, solcate da rughe grigie, rombanti di motori, chiassose di voci dei turisti della domenica; colline di ieri urlanti del dolore dei feriti, roboanti di scoppi di cannoni, solcate da infinite file di divise militari, rosse di sangue.
Chi spegne il giorno conosce i nostri sogni... In quel 24 Giugno di 150 anni fa di giorni se ne sono spenti tanti. Ogni giorno con i suoi sogni. Sogni grandi, ideali di una patria finalmente unita e libera, coltivati nelle università e nei salotti nobili; sogni quotidiani, riflessi nel volto di una donna al lavatoio in trepida attesa, di bambini scalzi e malnutriti che corrono giocosi nei campi. Sogni interrotti in un giorno, da prima dell'alba al tramonto quando l'ombra della sera rende i colori un tutt'uno di azzurro. Impossibile distinguere il nemico dall'amico, i morti dai vivi. E allora è pace, per forza.
Sarà che da settimane sono in piena estasi risorgimentale, ma ieri, durante l'attacco di questo capolavoro di de Marzi, mi ha colto un pensiero improvviso: domani proprio lì, sotto quelle colline, il canto può assumere un significato non previsto. Un momento di preghiera e ricordo riconoscente per ognuno di quei sogni infranti, lontano dalla retorica e dalle urla delle manifestazioni ufficiali. Cantare nel coro riserva anche di queste sorprese. Un'occasione inaspettata. Un' emozione improvvisa.

giovedì 18 giugno 2009

Da Assisi

----- Original Message -----
From: Cappella Musicale S. Francesco
To: Gigi Bertagna
Sent: Monday, May 04, 2009 6:39 PM
Subject: Grazie da Assisi
Assisi, 4 maggio 2009

Gen.le
Maestro Gigi Bertagna,
proprio stamane ho incontrato don Giuseppe Biselli, il quale raccontandomi del brillante concerto del suo coro in San Rufino, ha confermato l' ottima impressone che ho avuto sentendovi cantare "Locus Iste" durante la Messa. Mi dispiace non averla potuta salutare e sentire gli altri canti.
Padre Marcello mi ha anche detto della scelta appropriata dei canti dal punto di vista liturgico.
Mi dispiace che non abbiate potuto cantare l'atto penitenziale, ma c'è stata qualche incomprensione con il celebrante.
Ai miei complimenti per le ottime voci e per l' impasto corale, si unisce don Giuseppe che vi saluta e vi ringrazia per aver tenuto il concerto in San Rufino.
Grazie anche per i graditi omaggi.
Vi auguro pace e bene ed un lungo e radioso futuro corale.
Fraternamente:
P. Giuseppe Magrino




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sabato 6 giugno 2009

Via Lucis 2009

Suor Angela ha saputo descrivere, da par suo, i sentimenti e l' emozione di sabato scorso.
Davvero dobbiamo essere grati al Signore per aver messo sul nostro cammino lei e tutta la comunità del Mericianum, per noi conforto e punto di riferimento.
È diventata ormai una tradizione la «Via Lucis» della vigilia di Pentecoste. Da oltre 20 anni, nella nostra vicaria, viene proposta questa iniziativa di preghiera, preparata attorno ad una tematica che aiuti a dire l’indicibile presenza dello Spirito Santo e la sua opera nella Chiesa e nel mondo. Quest’anno ci siamo lasciati aiutare dal libro biblico di Rut, per scoprire l’irrompere di Dio nella storia, nella vita di questa coraggiosa giovane donna, come nelle nostre vite, per comprendere quali processi di trasformazione operi l’apertura allo Spirito.
Parte integrante della preghiera è il camminare. Con la luce dei flambeaux, idealmente accesi al cero pasquale, in un suggestivo paesaggio, si affronta la notte vegliando, pregando attraverso l’ascolto, la danza, la drammatizzazione, il canto. Il cammino è chiaramente una metafora della vita e il cantare la fede sostiene la fatica, ravviva la speranza esalta la fraternità.
Forse davvero non c’è modo migliore di attendere la venuta dello Spirito che invocarlo insieme, vivendo il tempo della vigilia come un paradigma dell’attesa di tutta l’umanità che geme e soffre,
spera e sogna, sentimenti che solo il canto è in grado di esprimere veramente.



sr. Angela

martedì 12 maggio 2009

Assisi un ricordo colorato

E' passata solo una settimana dal soggiorno ad Assisi (già una settimana?) e sono grata al presidente di aver rotto il ghiaccio in proposito. A me è capitato di non riuscire a mettere in fila i pensieri. L'emozione, la contentezza, la soddisfazione... la "perfetta letizia" sono prepotenti e quando le parole arrivavano alla bocca si trasformavano solo in sorriso. Incontro persone per strada che con me hanno condiviso il viaggio, non dicono nulla e sorridono; vengono a trovarmi in bottega, non dicono nulla e sorridono, per telefono sorridono...Quando i ricordi si trasformano in sorriso vuol dire che è stato bello. Quanto non si riesce a dire.Un'esperienza così,è un dono, che ad un certo punto della vita ti viene concesso(chissà forse l'insistenza non è sempre deprecabile!) Ed è nutrimento per lo spirito e per l'anima, che fa crescere e ci rende sempre più consapevoli della ragione per cui siamo stati creati : rendere grazie al Signore non solo per le meraviglie che lui stesso ci prepara e che noi con infinita inconsapevolezza facciamo nostre, ma per la capacità di accorgerci che ciò che capita ha sempre un motivo più grande di ciò che siamo. Rendersi conto di questo è il dono più bello! Godiamocelo! Così facendo non sprechiamo nulla ... nemmeno l'errore madornale e vergognoso che mi è toccato in sorte con l' Alleluia. Ci vuole tempo e brucia parecchio ma ne intravedo il "dono"... è servito a riportarmi con i piedi per terra . Fragilità umana, presunzione, convinzione di essere arrivati sono sempre lì, dietro l'angolo. Ma noi siamo sempre in viaggio.. e intanto che preparo di nuovo le mie valige, chiedo umilmente scusa al coro intero. Donata

mercoledì 6 maggio 2009

PIETRE ANGOLARI

Le mani fredde, piccoli brividi che fanno irrigidire i muscoli, la voce che stenta a uscire; gente, a fiumi che si riversa in ogni lato, davanti, a destra, a sinistra, dietro; cordoni penzolanti attorno a vite di frati concitati; suore a L; colori, tantissimi colori che entrano negli occhi, ma non riescono ad starci tutti, sono troppi, e troppo grandi per noi: piccolo coro di provincia. Ma nel piccolo coro di provincia pulsa un grande cuore. E' quel cuore che tante volte ha sognato di essere lì. E' quel cuore che dopo tanti rinvii ha lavorato duramente su quella meta. Lo stesso cuore che ha patito le tensioni e le pressioni nel lungo viaggio dall'organizzazione all'evento. Ma questo cuore è custodito da un tiburio. La cupola è sorretta da solide colonne. Le colonne sono fatte di pietra. Pietra semplice, un po' indurita dalle fatiche di anni, ma sempre lì a reggere la cupola affinché il cuore non si stanchi troppo. A volte le pietre si bagnano, di sudore per la fatica di sorreggere o per le lacrime di un'emozione troppo grande. Ma questa umidità non le danneggia, anzi impasta la polvere che si deposita tra pietra e pietra e la cementa. Il cuore cresce, cambia, ora rallenta poi accelera e le pietre sono lì a scandirne il tempo. E il piccolo coro di provincia in quell'infinito di storia, arte e santità vacilla per un attimo. Anche le pietre tremano, ma restano salde. E poco a poco escono armonie ad unire tutte le genti di tutti i popoli nella lode del Signore. Un ultimo applauso; una pioggia di gioia bagna le pietre. Ma le pietre non cedono. Sono pietre angolari.

mercoledì 29 aprile 2009

ASSISI

Alla vigilia della partenza, un pensiero.
In mezzo agli ultimi preparativi, agli aggiustamenti degli organizzatori (complimenti per l' impegno), all' attesa della partenza, noto con gioia che piano piano si fa strada la conspevolezza che stiamo partendo per un' esperienza speciale. Lo si è visto alla prova di lunedì, dove alla fine quasi tutti sono riusciti a partecipare, lo colgo dalle telefonate di questi giorni per le ultime richieste di ragguagli. Ci accompagni questo spirito di gruppo e di fraternità, con gli auguri e l'affetto che molti ci hanno manifestato e ci guidi San Francesco con l'esortazione alla ricerca della "Perfetta letizia".

domenica 19 aprile 2009

E' andata

Poteva andar meglio, ma poteva anche andare peggio.
Prendiamoci il buono e cerchiamo di individuare bene e superare le difficoltà.
Intanto complimenti per aver tenuto fino alla fine e per la scelta dei testi letti.
Ero inzialmente scettico, ma poi mi hanno affascinato, anche per merito dei lettori.
Appuntamento a giovedì. Ciao a tutti, Gigi.

martedì 14 aprile 2009

Complimenti a tutti per l' impegno che avete dimostrato durante le celebrazioni della Settimana Santa. Grazie per avermi dato la possibilità di vivere così pienamente quei momenti.

sabato 4 aprile 2009

Inizia la settimana più importante ed impegnativa per il nostro coro!
Impegno, puntualità, partiture, spirito di sevizio ci accompagnino!
Buona Pasqua a voi ed alle vostre famiglie.
Gigi

domenica 22 marzo 2009

Rifiorire

E' da quasi due mesi che non scrivo sul blog. E' come ritornare a casa dopo una lunga e sofferta assenza. Per questo ora sono un po' indecisa su cosa scrivervi.
Ho una montagna di cose da dire.
Forse non dirò nulla, per non rinnovare ciò che si prova nei momenti bui.
Forse perchè preferisco pensare a me stessa come a una delle piante del mio giardino, che fino a poco fa erano nude e sferzate dal vento e ora, malgrado il freddo, malgrado tutto, stanno fiorendo.
Non è facile rifiorire: il gelo a volte ritorna e sembra più crudo di prima, ma la luce avanza.
Una luce che è data dall'amore e dalla comprensione di chi ti sta vicino, anche senza fartene parola.

Grazie a tutti i miei "portatori di luce"

Elena

*

martedì 10 marzo 2009

ASSISI

Finalmente è ufficiale.
Il coro Santa Maria Maddalena, terrà un concerto nella
Cattedrale di San Rufino ad Assisi, la sera di sabato 2 maggio e
domenica 3 maggio accompagnerà la Santa messa solenne
delle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco.
Se uniamo queste formidabili esperienze al "Canto della Madre"
di sabato 18 aprile a Verona, alla Quaresima, la Settimana Santa
e la festa di Pasqua, nessuno dovrebbe mancare alle prove e
tutti dovrebbero dare il massimo in entusiasmo ed impegno.

domenica 1 febbraio 2009

Preparativi

Gennaio e febbraio, apparentemente poco importanti, segnano il percorso del coro fino all' estate.
E' così ogni anno.
Il ripasso dei canti per la Quaresima e Pasqua, e l' apprendimento di qualcosa di nuovo, devono tenerci nella giusta tensione per non mancare alle prove.
Quest' anno, dopo tre o quattro rinvii, andremo finalmente ad Assisi. I consiglieri sono già in piena attività per offrire come sempre un' organizzazione impeccabile, al coro ed agli amici che condivideranno con noi questa importante esperienza.
A differenza delle due uscite per i gemellaggi, non abbiamo stavolta l' obbligo di cantare, ma almeno l'animazione della Messa, dovrebbe essere un punto fermo per la gita di un coro liturgico.
Se poi si riesce a tenere anche un concerto, tanto meglio.
Naturalmente, la scelta dei canti sarà proporzionata alle presenze ed all' equilibrio dei settori.
Dopo la Messa di stamattina, ho notato un desiderio di adoperarsi da parte di molti, magari trovando soluzioni alternative per ovviare a problemi vari che possono mettere in forse la presenza di alcuni coristi.
BENE!
Tutto questo mi fa ben sperare e penso che riusciremo a vivere ancora una volta una bella esperienza.
Ci vediamo giovedì.
Buoni preparativi a tutti.

domenica 11 gennaio 2009

Buoni Propositi...

Sono stata “assente” dal coro per più di un mese prima di Natale a causa della mia brutta influenza (se così si può chiamare!), non ho quindi partecipato alle prove del giovedi e non ho cantato alla S. messa ( anche se comunque vi ho partecipato) e devo dire che mi è mancato molto…

Ma, come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere e stando al di fuori del coro ho potuto osservare e cogliere tante cose, tante sfumature che logicamente non avrei colto se avessi cantato.

Mi unisco quindi al pensiero del nostro maestro in merito al concerto tenuto al centro sociale: ero tra coloro che ascoltavano e posso confermare, sentendo anche i commenti delle persone che erano dietro e davanti a me, che il concerto è stato davvero apprezzato. Al di là della preparazione tecnica, degli eventuali sbagli, delle corse fatte da chi è arrivato all’”ultimo momento”, il coro è riuscito a far affiorare, e quindi a trasmettere, l’anima racchiusa in ogni singolo brano (in particolare ricordo quelli “ad effetto” di De Marzi).

Ma insieme a tutte queste cose aimè, essendo spettatrice esterna, ho potuto cogliere quelle che si, sono pur sempre sfumature, ma che purtroppo saltano all’occhio anche di una persona poco attenta ai particolari. Sto parlando di un argomento un po’ “fastidioso” per noi donne: la divisa.

Di fronte a quella -direi impeccabile- degli uomini, la divisa delle donne non lo era altrettanto. Sono convinta anch’io che una delle priorità di un coro sia il cantare bene e non certo quello di fare una sfilata di moda, ma un minino di “ordine e decenza estetica” ci vuole. In fondo la divisa è parte del coro e contribuisce, anche se solo in minima parte, al suo decoro. Soprattutto di un coro come il nostro che canta canti sacri e si esibisce in Chiese. Non sto parlando di mettere le calze o meno, di indossare il maglioncino rosso o blu o di tenere solo la camicia bianca (che comunque volendo essere pignoli, come lo sono in effetti io, ci sarebbe da dire anche su questo), ma sto parlando di gonne troppo “corte” o di spacchi un po’ troppo alti.

Queste son tutte cose che purtroppo saltano all’occhio di una persona quando vede un coro dirigersi verso la propria postazione, ancor prima che esso inizi a cantare. Insomma, io trovo che la nostra divisa sia molto carina, classica ed elegante, ma bisorrebbe decisamente dare una sistematina alle gonne delle donne!

Un’altra cosa, invece che saltare all’occhio, giunge alle orecchie… e non è necessario essere esterni al coro per poterlo notare: si sta parlando del brusio provocato dai cantori che costantemente, ogni domenica alla S. Messa, disturba chi vuol seguire le letture e l’omelia e disturba perfino la gente nei primi banchi che vorrebbe partecipare appieno alla S. Messa. Penso che si dovrebbe lasciar spazio a vari ed eventuali commenti al di fuori di una Chiesa e di una celebrazione liturgica.

Con ciò spero che le mie siano accettate come piccole critiche costruttive da prendere così, in tutta tranquillità e serenità.

Faccio a tutti i coristi i miei più sinceri auguri. Che possiate passare iniziare l’anno nuovo con tanti buoni propositi!

Auguri a tutti! Nausicàa


mercoledì 7 gennaio 2009

Il presepio del Duomo

Fabbriceri stanchi ma sapienti, anche quest’ anno hanno preparato il presepio. Stanchi a buon diritto dopo 35! e giustamente sapienti perché riescono a trovare, oltre la fatica “gusto” e “sapore” nel lavoro che fanno.Ogni anno per loro la chiamata non è tanto diversa da quella di Saulo, ma ben sanno che ciò che li aspetta non è un lavoro comune. Devono “costruire” il presepio. Una via di mezzo tra sacro e profano, una congiunzione tra il prima e il dopo, tra l’Antico e il Nuovo Testamento tra la promessa e la salvezza…Sanno bene che sarebbe una responsabilità troppo grande decidere di non farlo più. E di non farlo più così: un’opera d’arte, un equilibrio delicato di proporzioni e colori, una sapiente suddivisione di spazi e ambienti, di pieni e vuoti, una ricerca raffinata di azioni appena suggerite, di particolari curati, di scorci così geniali, di luci ed ombre, di giorno e di notte…E poi le statue… così al posto giusto, né troppo grandi né troppo piccole che discretamente suggeriscono una presenza.

Mi piace “entrare” in questo presepio. Mi piace il silenzio un po’ misterioso che mi avvolge. Le voci di chi guarda sono ovattate, nessuno vuole disturbare il bambino. Sento solo l’acqua della fontana e sento la fiamma silenziosa delle lanterne… Cammino “dentro” e vedo i pastori che stanno arrivando, sono loro che chiamano. Alla fine il mistero è anche questo; i pastori . Raccontano senza parlare che loro c’erano quella notte e si sono mossi. “Certo che ero stanco morto” mi dice quello con la pecora “Tutto il giorno a correre dietro alle pecore! Avevo anche freddo, ma ho infilato i sandali e sono andato là dove mi avevano indicato. E là ho trovato un bambino, non ci credevo; mi hanno detto che era il figlio di Dio! Poi mi hanno anche detto “RACCONTALO, FALLO SAPERE” e così mi sono dato da fare, era una bella notizia da raccontare, però io sono solo un pastore….”

Grazie a Giuseppe, Lino, Maurizio e Matteo, Gianni, Enzo e Matteo e Angiolino, inconsapevoli pastori.
Donata Bernardis

lunedì 5 gennaio 2009

G 8 Suore Orsoline

Il titolo si adegua alla simpatica definizione che qualcuno ha dato del capitolo delle Suore Orsoline.
Come dice Elena, dal Mericianum si torna sempre con la pace nel cuore e con la serenità che dona la certezza di essere attesi ed accolti.
Alle prove di giovedì parleremo di cose tecniche, errori o canti ben riusciti, adesso vorrei solo dire la gioia che ho provato ieri sera.
Ha ragione Marco, quando dice che avevo promesso di togliere dei canti, invece ne ho aggiunti!
Che volete farci, ieri sera ero troppo contento di esserci e non me la sono sentita di togliere canti.
Rivedere persone, con le quali ho condiviso parte del mio impegno in parrocchia, essere a cantare per loro con il mio coro e vedere gli occhi luciccanti delle suore alla fine della serata mi ha molto emozionato.
Riporto due commenti che mi sono stati riferiti ieri sera.
Il primo è di Madre Angela:"Con le vostre preghiere cantate, avete nutrito il nostro spirito e le vostre voci ci hanno aiutato ad andare oltre i piccoli problemi sorti in tre giorni di riflessioni."
Il secondo è di Franco Masseroni:"Grazie per avermi dato la gioia di essere tra amici ad ascoltare il racconto del Natale, che ha riempito di gioia il mio cuore."
Come dicevo, autocritiche e commenti positivi, troveranno posto alle prossime prove, intanto prendiamo queste due perle e teniamole come viatico per questo nuovo anno.
Grazie a tutti i cantori per la presenza e l' impegno e grazie a Donata, Elena e Francesco per la bella sorpresa, con l' auspicio che ve ne siano ancora, anche da parte di altri coristi.
Gigi