giovedì 31 dicembre 2009

Ricordi e speranze

Finisce il 2009, ed in questi giorni di quiete e di dolce far niente, i pensieri ed i ricordi si affollano nella mente e nel cuore.
Le sere di prove, con i momenti di sereno e le immancabili nubi, le domeniche, le Messe, le assenze e le presenze più o meno giustificate.
Il G8 delle Suore, la meditazione a Verona, ASSISI!!!, la rassegna, "NOTE DI LUCE", il concerto al centro sociale.
Canti nuovi, canti rispolverati, canti momentaneamente messi da parte, canti "Troppo difficili", oppure "Troppo facili".
Mi piace pensare che i ricordi, piacevoli o meno, possano essere il nutrimento per le speranze,
per gli impegni futuri, per ridare slancio a chi fatica, per far perseverare chi non molla mai, per aiutare tutti ad investire i propri talenti, in questa formidabile e meravigliosa esperienza che ci è dato di vivere.

BUON ANNO!!

3 commenti:

mirti ha detto...

Vero. Esperienze belle, me ne rendo conto dopo.
Dopo quel litigio, dopo quella sfuriata, dopo che sono entrata da quella porta marrone con un sacco di desideri come se si fossero potuti avverare tutti in quelle due ore. Me ne rendo conto girandomi indietro adesso ad osservare il tragitto di un intero anno.
Eppure non mi stancavo, non mi stanco mai.
Perchè varcata quella soglia appoggio il pesante zaino della giornata, mi tolgo le scarpe ed il giubbino, sedendomi sul divano fatto di partiture che devo ancora cercare.
Odio il clima di tensione, perciò cerco di sorridere anche se si sbaglia una nota, anche se qualcuno si lamenta perchè non riesce a leggere le parole scritte troppo in piccolo sulla partitura, facendo incazzare il maestro che è già nervoso perchè non riesce a sentire le parole che si scambiano sottovoce i soprani.
E intanto cerco di ricacciare indietro quella lacrma che mi sta annegando la vista, perchè anche se le mie gambe reclamano il letto, dopo i canti me ne starei lì ancora tutta la notte a mangiare la torta ai mars,a scivere indirizzi postali ormai inesistenti,ad attaccare fotografie al muro, a parlare di tutto e di più...
Poi sorrido pensando a queste cose, perchè sono consapevole che le userò il giorno dopo per sentirmi a casa quando invece sarò lontana.
Sarò a scuola, tu in bottega, tu invece in ufficio.
Tutti e trenta,però, avremo in testa la melodia della prova di ieri,ci verrà da sorridere quando ci accorgeremo che la stiamo canticchiando nella mente e ancora rideremo quando scopriremo che nè il nostro compagno di banco, nè il nostro collega ne capiscono il senso.

The President ha detto...

Grande Mirti!
Hai proprio centrato il significato.
E' come se mi avessi letto dritto dritto nel cuore.
E a volte credo, magari illudendomi, che ognuno di quelli che entrano da quella porta abbiano dentro di sè qualcosa del genere.
Ma me ne basta uno (e sono sicuro che ce ne sono di più) che esprima con gioia questo stare insieme (e non solo per cantare) e oggi sono felice!
Grazie!!!

donata ha detto...

Che bello....avere una figlia che ha nella mente e nel cuore questi pensieri