mercoledì 6 maggio 2009

PIETRE ANGOLARI

Le mani fredde, piccoli brividi che fanno irrigidire i muscoli, la voce che stenta a uscire; gente, a fiumi che si riversa in ogni lato, davanti, a destra, a sinistra, dietro; cordoni penzolanti attorno a vite di frati concitati; suore a L; colori, tantissimi colori che entrano negli occhi, ma non riescono ad starci tutti, sono troppi, e troppo grandi per noi: piccolo coro di provincia. Ma nel piccolo coro di provincia pulsa un grande cuore. E' quel cuore che tante volte ha sognato di essere lì. E' quel cuore che dopo tanti rinvii ha lavorato duramente su quella meta. Lo stesso cuore che ha patito le tensioni e le pressioni nel lungo viaggio dall'organizzazione all'evento. Ma questo cuore è custodito da un tiburio. La cupola è sorretta da solide colonne. Le colonne sono fatte di pietra. Pietra semplice, un po' indurita dalle fatiche di anni, ma sempre lì a reggere la cupola affinché il cuore non si stanchi troppo. A volte le pietre si bagnano, di sudore per la fatica di sorreggere o per le lacrime di un'emozione troppo grande. Ma questa umidità non le danneggia, anzi impasta la polvere che si deposita tra pietra e pietra e la cementa. Il cuore cresce, cambia, ora rallenta poi accelera e le pietre sono lì a scandirne il tempo. E il piccolo coro di provincia in quell'infinito di storia, arte e santità vacilla per un attimo. Anche le pietre tremano, ma restano salde. E poco a poco escono armonie ad unire tutte le genti di tutti i popoli nella lode del Signore. Un ultimo applauso; una pioggia di gioia bagna le pietre. Ma le pietre non cedono. Sono pietre angolari.

2 commenti:

Franz il vecchio... ha detto...

senza parole...

grande Michele...

Gigibarbabianca ha detto...

Grazie Michele, per aver vestito di parole molti sentimenti che mi turbinano nel cuore e portano il mio animo a sventolare nell'infinito di pace, che abbiamo vissuto tutti insieme.