domenica 28 giugno 2009

Promemoria

Le prove di giovedì 2 luglio si terranno nella piscina di Paola.
Grazie Paola per l' invito!
Domenica 5 luglio, Santa Messa in Duomo alle 11,30 ed al santuario di San Felice alle ore 18.
Buona settimana a tutti.
Gigi

sabato 20 giugno 2009

Improvviso

L'ombra che viene azzurra le colline... Colline di oggi gialle di grano maturo, solcate da rughe grigie, rombanti di motori, chiassose di voci dei turisti della domenica; colline di ieri urlanti del dolore dei feriti, roboanti di scoppi di cannoni, solcate da infinite file di divise militari, rosse di sangue.
Chi spegne il giorno conosce i nostri sogni... In quel 24 Giugno di 150 anni fa di giorni se ne sono spenti tanti. Ogni giorno con i suoi sogni. Sogni grandi, ideali di una patria finalmente unita e libera, coltivati nelle università e nei salotti nobili; sogni quotidiani, riflessi nel volto di una donna al lavatoio in trepida attesa, di bambini scalzi e malnutriti che corrono giocosi nei campi. Sogni interrotti in un giorno, da prima dell'alba al tramonto quando l'ombra della sera rende i colori un tutt'uno di azzurro. Impossibile distinguere il nemico dall'amico, i morti dai vivi. E allora è pace, per forza.
Sarà che da settimane sono in piena estasi risorgimentale, ma ieri, durante l'attacco di questo capolavoro di de Marzi, mi ha colto un pensiero improvviso: domani proprio lì, sotto quelle colline, il canto può assumere un significato non previsto. Un momento di preghiera e ricordo riconoscente per ognuno di quei sogni infranti, lontano dalla retorica e dalle urla delle manifestazioni ufficiali. Cantare nel coro riserva anche di queste sorprese. Un'occasione inaspettata. Un' emozione improvvisa.

giovedì 18 giugno 2009

Da Assisi

----- Original Message -----
From: Cappella Musicale S. Francesco
To: Gigi Bertagna
Sent: Monday, May 04, 2009 6:39 PM
Subject: Grazie da Assisi
Assisi, 4 maggio 2009

Gen.le
Maestro Gigi Bertagna,
proprio stamane ho incontrato don Giuseppe Biselli, il quale raccontandomi del brillante concerto del suo coro in San Rufino, ha confermato l' ottima impressone che ho avuto sentendovi cantare "Locus Iste" durante la Messa. Mi dispiace non averla potuta salutare e sentire gli altri canti.
Padre Marcello mi ha anche detto della scelta appropriata dei canti dal punto di vista liturgico.
Mi dispiace che non abbiate potuto cantare l'atto penitenziale, ma c'è stata qualche incomprensione con il celebrante.
Ai miei complimenti per le ottime voci e per l' impasto corale, si unisce don Giuseppe che vi saluta e vi ringrazia per aver tenuto il concerto in San Rufino.
Grazie anche per i graditi omaggi.
Vi auguro pace e bene ed un lungo e radioso futuro corale.
Fraternamente:
P. Giuseppe Magrino




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sabato 6 giugno 2009

Via Lucis 2009

Suor Angela ha saputo descrivere, da par suo, i sentimenti e l' emozione di sabato scorso.
Davvero dobbiamo essere grati al Signore per aver messo sul nostro cammino lei e tutta la comunità del Mericianum, per noi conforto e punto di riferimento.
È diventata ormai una tradizione la «Via Lucis» della vigilia di Pentecoste. Da oltre 20 anni, nella nostra vicaria, viene proposta questa iniziativa di preghiera, preparata attorno ad una tematica che aiuti a dire l’indicibile presenza dello Spirito Santo e la sua opera nella Chiesa e nel mondo. Quest’anno ci siamo lasciati aiutare dal libro biblico di Rut, per scoprire l’irrompere di Dio nella storia, nella vita di questa coraggiosa giovane donna, come nelle nostre vite, per comprendere quali processi di trasformazione operi l’apertura allo Spirito.
Parte integrante della preghiera è il camminare. Con la luce dei flambeaux, idealmente accesi al cero pasquale, in un suggestivo paesaggio, si affronta la notte vegliando, pregando attraverso l’ascolto, la danza, la drammatizzazione, il canto. Il cammino è chiaramente una metafora della vita e il cantare la fede sostiene la fatica, ravviva la speranza esalta la fraternità.
Forse davvero non c’è modo migliore di attendere la venuta dello Spirito che invocarlo insieme, vivendo il tempo della vigilia come un paradigma dell’attesa di tutta l’umanità che geme e soffre,
spera e sogna, sentimenti che solo il canto è in grado di esprimere veramente.



sr. Angela