mercoledì 31 dicembre 2008

Canzoni?????? di Natale e Buon Anno

Dopo il bellissimo post di Michele, autentico viatico per il nuovo anno, è difficile non essere banali.
Troppi pensieri però mi turbinano nella mente, nascono dalla condivisione delle celebrazioni liturgiche con i coristi, dalla giusta paura di fronte ad un nuovo canto, dalla soddisfazione di averlo eseguito con dignità, dalla serenità di momenti trascorsi con famigliari ed amici accanto al caminetto.
Perchè il titolo canzoni?
Troppe persone in questi giorni mi hanno chiesto perchè non abbiamo cantato delle "Belle canzoni natalizie", come quelle che si sentono in televisione.
Ho impiegato un pò di tempo a capire, ma quando ho capito mi sono preoccupato e nello stesso tempo ho gioito.
Preoccupato perchè troppi ormai hanno assimilato l'idea di Natale a quella proposta dalla pubblicità o dai mezzi di comunicazione in genere, per cui diventano "canzoni natalizie" improbabili adattamenti di canti Spirituals, musichette che accompagnano la pubblicità dei panettoni o della coca-cola, la canzoncina dei sette nani, oppure il "dies irae", che i nostri amministratori, attraverso la presentazione della signora Biasiolo, pretendevano ci introducesse alla festa del Natale.
Preoccupato perchè le stesse persone che hanno rincorso le "manifestazioni natalizie" più consumistiche e volgari, dal finto pianoforte con la ballerina, ai gospel in piazza alle eplosioni circensi (?), non hanno colto il senso e l'origine dei canti che in questo tempo di Natale abbiamo proposto col coro.
Evidentemente costoro non sanno, oppure hanno dimenticato, che le carole Natalizie, i corali, gli inni ed i canti della tradizione popolare, (quindi forse la più ricca di fede autentica) rappresentano il tesoro musicale del Natale Cristiano.
E qui ho cominciato a gioire.
Ho ringraziato il Signore per avermi fatto incontrare il mio coro, fatto di persone con le quali cantare ancora la solenne semplicità del Natale, con cui emozionarmi mentre cantiamo le melodie facili o impegnative che ci avvicinano al Mistero, con cui gioire mentre condividiamo il canto con gli anziani o con gli ospiti della "casa alloggio" o con i fedeli durante la Messa.
Da tutto questo nasce il mio augurio per il nuovo anno: " Che il Signore ci aiuti a coltivare e custodire la bellezza per poterla donare agli altri attraverso il nostro canto".
In questi giorni ho letto "Il pane di ieri" di Enzo Bianchi, mi ha dato molto conforto e mi permetto di suggeriverlo, specialmente per quanto scritto alle pagine 84 e 85.
Con tutto questo nel cuore, auguro a tutti BUON ANNO!
Gigi

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