Le bocce della festa di Santa Maria Maddalena piano piano si stanno fermando... ed io che all'apparenza non sono mai contenta di niente, mi accorgo di avere nella testa e nel cuore molte sensazioni che vorrei condividere... è un "fritto misto" di gioia e stanchezza, incredulità e contentezza, soddisfazione e gratitudine che fa pensare a quante sorprese ti riserva la vita! Tu concedi un ballo e lei, sta sicuro ti farà ballare! Alla fine questi pensieri finiscono sul blog del coro, perchè sono ancora le voci dei cantori che ho nella mente... una voce squillante che dice " risottiiii", "pennetteeee", le voci di basso e tenore che imprecano tra le porte del Villaggio della Solidarietà, quelle più acerbe dei ragazzi con il cabaret in mano; quelle pacate di chi conta i soldi; quella che con commovente fiducia ti consola con "cinque minuti!"; quella tonante del Gigi che ti fa pensare " per fortuna che c'è qualcuno che pensa per me!" Ma guarda un pò sembra una magia! Eppure sono le stesse voci che avevo vicino quando in maggio abbiamo cantato a Maria , quando in dicembre abbiamo cantato in Duomo, quando...e poi vieni a dirmi che la vita non riserva sorprese!? Sono le stesse facce. Metti la divisa, metti il grambiule, prendi le partiture prendi il vassoio. il cuore dell'uomo è immenso. più lo riempi e più trovi spazio! Ed ancora una volta ci si ritrova insieme a fare "cose" più grandi di noi, e ancora una volta mi torna in mente il salmo 8 che dice " che cosa è l'uomo perchè te ne ricordi...eppure l'hai fatto poco meno degli angeli di gloria e di onore lo hai coronato". Io mi sento davvero "coronata " e "onorata" .....e un pò stanca! Poi il lunedì, mentre già si sente il clangore dei tavoli di ferro che si chiudono, e la gente si avvia tutta insieme al cancello salutando, noi si risponde, come se li avessimo invitati a casa nostra. " Ciao, arrivederci, grazie, è stato un piacere, ci rivedremo l'anno prossimo!" La vita riserva sempre delle sorprese ... e le persone anche!
Donata
giovedì 31 luglio 2008
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3 commenti:
..zzo Donata, ma chi ti ha insegnato a scrivere così?
Complimenti! Hai dipinto un paesaggio commovente, quasi un quadro naif. A testimonianza che lo spirito del coro è uno e trino, come ci ricorda sempre il maestro: per il canto, per le persone, per il servizio.
mi sono commossa..grazie
che belle parole..mi hai commosso!
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