Stanotte De Marzi ci ha fatto volare, nel tempo e nella storia.
Ci ha ha portato sulla neve di Russia, puzzolente di guerra; ci ha portato nei boschi dell' altipiano a primavera; ci ha fatto conoscere gli urogalli; ci ha fatto sentire il sapore del vino rosso, che si assapora piano in una casa di legno; ci ha fatto sentire, con gli occhi, le pernici bianche che volano;
ci ha tormentato con gli odori dei lagher, ci ha fatto sentire le risate di una ragazza russa e l'urlo a denti stretti di quei ragazzi vestiti da soldati; ci ha fatto marciare nella neve carichi di freddo e di stanchezza; ci ha fatto camminare sulle foglie dei sentieri di montagna; ci ha fatto amare i desideri degli uomini e le loro miserie.
De Marzi ha frugato nei pensieri e nei ricordi di Mario Rigoni Stern, per raccontare a tutti; anche noi. E' la sua missione, indomita e libera, senza paure.
Noi coro, davanti al pubblico e pubblico stesso, ascoltiamo, cantiamo, ci emozioniamo e intanto diventiamo testimoni di un pezzetto di storia.....Così sconosciuta e così lontana dai nostri figli....
Ed il mio cuore è sempre più meravigliato!
Donata
martedì 26 gennaio 2010
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3 commenti:
Bravo maestro! Le tue intuizioni sono sempre più linfa vitale per questo coro. Il volo di ieri sera è stato qualcosa di morbido, attutito, quasi surreale per come si è dipanato. E' stato come camminare sulla neve, di sera, alla luce lunare, nel silenzio.
Precisazione importante: il posto è di Donata, non mio.
Sono comunque convinto che abbia sintetizzato il senso della serata di lunedì.
Ancora una volta, ha toccato le corde giuste per continuare l'emozione e l' incanto di quelle due ore.
Brava Donata! Le tue intuizioni sono sempre più ... eccc... ecc...
ecc....
D'altra parte come ha detto Bepi siete un cuor solo e un'anima sola!
Comunque sarebbe ora che ti fai un utente tuo!!!!!!
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