giovedì 6 novembre 2008

il coro va dal parrucchiere

Tutto è cominciato dopo una Messa. Quel giorno i veterani dovevano decidere il si o il no per la
"tradizionale" castagnata dell'1 novembre. Ognuno di loro cercava negli occhi dell' altro quel po' di entusiasmo necessario per mettere in moto la macchina, Nessuna scintilla, nessuno scoppiettio. Come quando ti guardi allo specchio e vedendo la tua faccia sempre uguale ... DECIDI DI ANDARE DAL PARRUCCHIERE! Così è stato ... il coro ha deciso di cambiare taglio e piega .. la castagnata del l° novembre sarà organizzata dai giovani! Bene, chi glielo dice? The president, coraggiosamente il giovedì dopo getta il sasso: era forse troppo duro? forse troppo grosso? forse è stato lanciato con troppa forza? Fattostà che la risposta è stata un lapidario "vi faremo sapere". Però nello stesso momento si è avvertito un sottile malumore serpeggiare sotto le panche della sede. Eh sì, i CAMBIAMENTI DI LOOK lasciano sempre un pò perplessi! Agnese fa sapere. Va beh! però io devo studiare, che tradotto significa "non so far cuocere neppure un uovo sodo". Francesco e Marta, da buoni fratelli e perciò sempre in conflitto, improvvisamente si sentono solidali per far muro alla batosta. Piace e Beppe prudentemente silenziosi, già pensavano " tanto qualcuno ci penserà" Chiara, invece, già meditava sul cosa comprare da sfoggiare per l'occasione, mentre Vanessa aveva già realizzato l'idea di una torta speciale. Cesare, a Padova, è stato raggiunto da un brivido. E' TROPPO DIFFICILE, IL PETTINE NON CORRE, CI SONO TROPPI NODI, SI E' INGARBUGLIATO TUTTO! TAGLIO!!! Lasciamo decantare la cosa qualche giorno... poi in sede appare un foglio, con nomi e cose da portare. La partecipazione sembra buona, andiamo avanti, la decisione è presa...largo ai giovani!! Con un ritmo asinghiozzo, ecco i preparativi: pastasciutta si , pastasciutta no, castagne sul fuoco castagne nel forno, vino e bibite, patatine torte salate, uffa c'è anche il pane da comprare, e le tavole dapreparare e "oddio come si fa" e "non preoccuparti che so fare da solo". Ultimo giorno. la spesa. Cesare Roc e Marta nonsofarnientenessunomiama, sotto la pioggia, con la responsabilità e la ponderatezza di due grandi partono per il supermercato. Mi sta venendo l'ansia! Manca anche l'insalata!... Agnese dov'è..ssh! sta studiando! Poi appare e gli altri si sentono più tranquilli. Cavolo Francesco, anche la partita proprio alle 4, "sì, ma poi arrivo". Ormai è sera, la notte porterà consiglio....Poi arriva il giorno... Dai, bisogna andare giù presto. troppe cose da fare. il fuoco, le tovaglie l'acqua che non bolle più. Aumenta l'ansia....I tavoli pesano, forza Marta, dai Chiara, dammi una mano! E mentre le tovaglie colorate si stendono, Beppe filosofeggia.. Taglia il pane, bibite orco il vino è rimasto in sede, posate, piatti patatine (e non cominciate a mangiarle) Chiara ha apparecchiato e ora va a farsi una doccia! In un angolo due pezzi da 90 tagliano le castagne. E' tutto pronto! Arrivano gli invitati, ognuno portando il suo contributo. cibo, fantasie e confusione. V bene, strabene.. CesareRoc, è suo il fardello, non si ferma fino alla fine e nemmeno Francesco si riconosce, non smette di darsi da fare, e così Marta e Vanessa e Chiara.. perfino Beppe, obbligato!, asciuga quattro piatti. C'è tempo anche per fare una cantatina, invadendo uno spazietto clandestino. E' la voglia sana di cantare insieme quando appena l'aria ti porta all'orecchio l'accordo giusto. Poi la solita, sfiancante partita a Risiko, che fa le una e mezza di notte, colpevole dell'assenza di "qualcuno" alla messa del giorno dopo.Pazienza! E' andata strabene! VALEVA LA PENA ANDARE DAL PARRUCCHIERE...FA BENE A TUTTI CAMBIARE FACCIA. A NOI E A CHI CI GUARDA! donata

3 commenti:

Franz il vecchio... ha detto...

Grande Donata...

come sempre sai "colorare" alla perfezione tutta una serie di eventi che a volte ci passano davanti come una cosa di "abitudine"..

una bellisima serata in compagnia...

era tanto che non tagliavo le castagne e che non giocavo a Risiko...;-)

Euryanthe ha detto...

... Sono serate che fanno bene!

The President ha detto...

Ma hai già pubblicato qualcosa? Davvero dovresti metterti a scrivere. Per la seconda volta mi sono commosso leggendo un tuo articolo.
I ragazzi sono stati bravi. Insieme alla mancanza di chi non è stato con noi si sentiva la presenza di chi per giorni aveva condotto i fili dell'organizzazione, che magari inizialmente aveva sofferto per non volere dire di no ad una richiesta che sembrava inopportuna. Ma tutto è andato, a costo di qualche sacrificio certamente, a costo di qualche maledizione al New President (ne ho le prove), ma alla fine è andato. E bene. Non pensiate però di aver fatto qualcosa fuori dal coro. Quello che avete organizzato è un po' come mettere insieme un canto, ognuno ha la sua partitura, ognuno deve imparare la sua parte. E lo stesso coraggio che dimostrate nel canto, magari da solisti, lo avete tirato fuori anche in questa occasione. E' il coraggio di superare ostacoli che sembrano troppo grandi, il coraggio di rinunciare a qualcosa di noi stessi per metterlo a disposizione degli altri. E ne è uscito un bel canto. Anche da momenti come questo si alimenta il nostro coro.